Il sole picchia a Lecce e la Juve si fa ancora una volta un bagno di umiltà. Quando gioca all’ora di punta si restringe, non trovando il cinismo nelle partite cosiddette sporche. Spesso si perde negli eccessi del sarrismo, giocando con leggerezza, presunzione più o meno inconscia. Sarri in panchina urla e impreca, ma non basta, la Juve fa i conti con i fantasmi della poca lucidità sotto porta.
