#Pirloinventa è trend topic su Twitter. Segno inequivocabile di quanto alto sia l’interesse per il nuovo allenatore della Juventus. Curiosi, malelingue, tifosi non parlano d’altro. I bianconeri non hanno temporeggiato. Da vera, solida azienda, quotata in borsa, hanno congedato Sarri, rivoluzionario inchiodato al Che fare?, per dirottarsi sul perno del centrocampo che fu. Una scommessa sicuramente, forse un azzardo, un’intuizione ma lo dirà il campo. Una scelta coraggiosa e inaspettata. Obiettivo: scrollarsi di dosso l’aura di una Vecchia Signora affetta dal taedium vivere di vincere senza difficoltà in Italia e riscattare un’annata profondamente deludente sotto varie profili. Gioco, prestazioni e risultati. Sarri avrebbe dovuto portare ad una transizione verso una nuova Juventus testimoniata dal graduale trapasso di alcuni suoi interpreti, a cominciare dalla BBC.
I nodi da sciogliere sono già molti. A cominciare da chi parte e dal chi arriva. La situazione finanziaria non è delle più idilliache. Visto l’imminente addio di Higuain, serve come il pane un centravanti che sappia integrarsi con Dybala e Ronaldo, entrambi verso la permanenza a meno di offerte davvero irrinunciabili. Milik, Dzeko, Jimenez, Zapata, l’ex Morata e Lacazette i profili vagliati. Arriva Arthur, un innesto quanto mai provvidenziale per rivitalizzare una mediana in affanno. C’è da lavorare anche dietro: sono troppi per la Juventus i 43 gol subiti la passata stagione.