Franco Zavaglia, agente di calciatori, ha parlato ai microfoni di TMW commentando il mercato che ha chiuso i battenti lo scorso 2 settembre.
“Inter regina del mercato. I nerazzurri hanno messo a segno operazioni importanti e mirate, con la ciliegina della cessione di Icardi al PSG, senza rinforzare delle dirette concorrenti”.
La pecca della Juve quale è stata?
“A livello di entrate gli affari sono stati di prim’ordine. La pecca magari è legata al fatto che non sono riusciti a cedere qualche giocatore, forse anche perché tutti o quasi stanno benissimo in bianconero. In ogni caso credo che i calciatori che il club doveva cedere alla fine faranno comodo in campionato”.
E il Napoli?
“Forse manca qualcosa davanti ma già così è in grado di competere per lo scudetto. Poi è chiaro che dipende anche da tante componenti, dalla fortuna, dalle squalifiche, dai guai fisici”
In attacco in particolare che cosa avrebbe fatto?
“Si è parlato tanto di James, Ancelotti lo voleva e il Napoli avrebbe fatto un gran colpo. L’arrivo di Icardi era evidentemente legato ad altri fattori e poi probabilmente c’era la volontà di non rinforzare una concorrente. Anche così comunque è un bel Napoli, abbiamo visto peraltro il bel debutto di Lozano, uno che può imporsi”.
Sul Milan che idea si è fatto?
“Bisogna vedere come l’allenatore farà quadrare la situazione. Giampaolo è bravo ma bisogna vedere come verranno utilizzati i vari giocatori nello scacchiere del tecnico. Questo ancora è un enigma, in ogni caso ci sono giocatori importanti e anche la società si è ristrutturata in modo interessante”.
Il suo pensiero su Roma e Lazio?
“La Lazio ha cercato di prendere giocatori utili al progetto e che possano essere importanti in caso di necessità. L’anno scorso non aveva certi sostituti e invece quest’anno ci sono. La Roma ha iniziato un discorso per il futuro, è la squadra con più italiani in rosa: se crescono a livello tecnico e fisico, potrà dar fastidio. Ora deve trovare gli equilibri e occorre vedere come il tecnico si ambienterà”.
Chiusura sulla Fiorentina di Commisso.
“Ha portato entusiasmo e ha messo i dirigenti nella condizione di creare una squadra importante. Ha tenuto Chiesa e portato giocatori di spessore come Ribery. Non so se potrà bastare per diminuire il gap con altre società ma è anche vero che non ci si può aspettare di accorciare subito le distanze. Il presidente ha comunque tentato di dare spessore e immagine alla società”.
